19 Luglio 2016
19 Luglio 2016
Pokémon GO è l’app del momento. Non si parla d’altro e, al momento, pare che non si stia giocando ad altro. Non è difficile incontrare per strada persone, armate di smatphone, intente a catturare Pokémon.
Ancor prima del lancio sul mercato italiano, avvenuto lo scorso 16 luglio, Pokémon GO ha fatto letteralmente impazzire la rete. Si tratta di un gioco in realtà aumentata che sfrutta la tecnologia GPS per creare un’esperienza di gioco mai provata prima. Sui social network si è generato un buzz importante, soprattutto in seguito alle criticità emerse sulla privacy, sull’accesso ai dati personali degli account degli utilizzatori, al malfunzionamento del server che ha causato problemi nel gioco.
Tali problemi hanno ovviamente generato un enorme dibattito online, ma sembrano non aver influito negativamente sui download dall’app, che solo negli Stati Uniti ammontano a 7.5 milioni (stima della società di analisi Sensor Tower). In termini di redditività si parla di circa 1,6 milioni di dollari al giorno (stimati per utenti iOS).
Grazie a Pokémon GO, le azioni di Nintendo hanno superato il valore di quelle del suo competitor Sony, altra azienda leader sul mercato delle console di gioco. Un tale successo potrebbe spingere Nintendo a investire maggiormente sul mercato mobile.
Per comprendere cosa si cela dietro al fenomeno Pokémon GO online, abbiamo svolto un’analisi delle conversazioni degli utenti su Facebook e Twitter, per rilevare criticità e topic più discussi, nei giorni precedenti e successivi all’uscita dell’app sul mercato italiano, e quali sono le ripercussioni sulla brand reputation di Nintendo, con il lancio del nuovo prodotto e l’immissione del brand nel mercato delle app.
Nintendo, ha segnato la storia dei videogames e delle console dagli anni ’80 ad oggi, raggiungendo negli anni ’90 il culmine del successo con i suoi prodotti cult: il Nintendo 64 e il Nintendo Virtual Boy. Nintendo nel 1996 lanciò il videogame dei Pokémon sulla sua console portatile Game Boy, a distanza di 20 anni lancia il gioco su smartphone, immettendosi in un nuovo mercato che ha delle potenzialità enormi in termini di redditività, con un prodotto innovativo che sfrutta la popolarità di uno degli anime giapponesi più amati.
Un insight, emerso dalla nostra analisi delle conversazioni in cui viene citato il brand, conferma la scelta vincente di Nintendo, anche dal punto di vista dell’affection verso il brand. Le persone manifestano un legame affettivo verso il brand, alimentato da sentimenti nostalgici verso gli anni ’90.
Per questa analisi abbiamo estratto e analizzato 103.917 opinioni, di cui 40.040 tweet e 63.877 contenuti su Facebook (538 post e 63.339 commenti), pubblicati in lingua italiana dal 3 al 17 luglio 2016.
Su Twitter abbiamo analizzato l’hashtag #PokémonGO, mentre su Facebook abbiamo individuato le pagine italiane dedicate all’app, e tra queste ci siamo concentrati sulle 5 con il numero più elevato di fan, che sono: Pokémon Go Italia, PokemonGo Italia, Pokémon GO Italia Forum, Pokémon Go Italia 2.0 e Pokémon GO Italia (che a poche settimana dalla loro apertura registrano complessivamente centinaia di migliaia di fan).
Nel grafico che segue è rappresentato il flusso temporale dei contenuti pubblicati su Twitter e Facebook e oggetto della nostra analisi.
Su Twitter rileviamo un unico picco di discussioni il 6 luglio, in occasione del lancio dell’app nel mercato estero, a cui inaspettatamente non segue un analogo picco in occasione del lancio dell’app nel mercato italiano.
Osservando, invece, il flusso di produzione dei contenuti sulle pagine Facebook (oltre al picco comune a Twitter del 6 luglio) notiamo un picco di commenti in corrispondenza del 12 Luglio. L’elevato numero di contenuti prodotti dagli utenti in tale data deriva dai commenti ad un video virale “Dronémon GO”, pubblicato sulla pagina PokémonGO Italia, in cui tre ragazzi giocano a Pokémon GO con uno smartphone posizionato su un drone.
Il picco più alto su Facebook lo rileviamo, però, il 16 Luglio, in corrispondenza dell’apparizione al Central Park di New York di un Pokémon raro, Charizard, che ha letteralmente mobilitato tutti i gamers nei paraggi in una corsa alla caccia.
Il discorso su Twitter su #PokémonGO verte su due argomenti principali: uno relativo agli aspetti più tecnici, e comprende le criticità emerse sulla sicurezza dei dati e sui metodi di installazione dell’app da market stranieri, l’altro relativo ad aspetti ludici, e si divide in reportage di gioco, metodi e tecniche per avanzare di livello, parodie legate sia al gioco che ad altri argomenti di attualità.
La wordcloud illustra gli hashtag più rilevanti emersi durante l’analisi, distinti per numero di occorrenze.
Dall’analisi e clusterizzazione degli hashtag emergono tre macro tematiche di discussione su Twitter: la prima riguarda gli aspetti tecnici legati ai device (#Android, #IOS), criticità che riguardano il server del gioco (#PokemonGoDown) e riferimenti ai brand #Nintendo e #Niantic; segue poi la discussione di aspetti che riguardano la modalità di gioco (utilizzando gli hashtag: #GottaCatchEmAll, #Pikachu e #PokemonGoItaly) e in ultima analisi, i tweet che con ironia legano il discorso su Pokémon GO ad aspetti di vita reale e fatti di attualità.
Tra gli hashtag correlati legati all’attualità abbiamo individuato:
L'esercito si giustifica con #Erdogan
Nessun #GolpeTurchia, stavamo solo giocando con #PokemonGO— ʟᴏɢᴀʀɪᴛᴍɪᴄᴏ 1.7 (@LoMassi) July 16, 2016
Vince tutto! #pokemonGo #snorlax #adinolfi #pokemon @PokemonIT pic.twitter.com/OVnGqS3h2b
— Carlo Cid Lauro (@Carlo_Cid_Lauro) July 7, 2016
Primo colpo Suning per l' Inter: preso Pikachu del Pokemon Go #SkyCalciomercato #PokemonGO #InterSummerTour #UltimOra
— Gene Gnocchi (@GnocchiGene) July 17, 2016
Su Facebook l’engagement generato dalle pagine a seguito del lancio del videogame è impressionante: oltre 60mila post e commenti prodotti nell’arco di due settimane. Ma di cosa parlano gli utenti?
Con il supporto di specifici tool per l’analisi semantica abbiamo individuato gli argomenti più dibattuti e li abbiamo raggruppati in tre cluster:
Per comprendere quali effetti ha prodotto Pokémon GO sul brand Nintendo, abbiamo estratto i tweet menzionanti il brand e analizzato il sentiment e i temi più discussi dagli utenti.
Dall’analisi qualitativa dei tweet che menzionano il brand, abbiamo individuato due tipologie di contenuti pubblicati dagli utenti: informativi e narrativi. Nel primo caso gli utenti parlano di Pokémon Go e di Nintendo, offrendo (o chiedendo) informazioni tecniche o pratiche, nel secondo caso invece raccontano le proprie esperienze di gioco e a loro brand affection.
Il sentiment dei tweet menzionanti Nintendo è prevalentemente neutrale (66%), con una tendenza più spiccata verso la positività nei confronti del brand (24%) di commenti positivi e (10% negativi).
L’ultimo focus della nostra analisi è stato sui topic più frequenti all’interno del discorso sul brand Nintendo e il loro sentiment.
L’aspetto più discusso (23%) è relativo alla finanza: la maggior parte dei tweet relativi a questo argomento sono notizie riportate dalle testate giornalistiche o da altri media e tweet di apprezzamento per l’incremento delle azioni di Nintendo.
#PokémonGo è il gioco dell’estate e in Borsa #Nintendo si diverte moltissimo https://t.co/f0pva4HyN4 pic.twitter.com/f9DflVICFS
— Stefano Corposanto (@sfncrp) July 12, 2016
Nel topic disponibilità (19%) rientrano tutti i commenti legati all’ingresso dell’applicazione nei market del mondo e alle possibilità di installazione.
Ciao, Nintendo.
Anche oggi niente #PokémonGo sull'App Store.
Quindi avete la mamma Miltank.
Cordialità.— Adventure Tom (@adventuretom_) July 7, 2016
Qualità dell’app e del brand occupano il terzo posto tra gli argomenti più citati. Abbiamo rilevato numerosi tweet di supporto, stima e affetto nei confronti del Brand, che spesso assurge a nostalgico simbolo degli anni 90′. Questi Brand Lovers esprimono un legame emotivo e identitario con la marca.
#PokemonGO Mi sento di nuovo una bimba che gioca con il primo Nintendo compatto😍 pic.twitter.com/U4fMFpsNB8
— ||Ѕтιlιnѕĸι|| (@NoLushLife) July 15, 2016
Il reportage, tema prevalente nel discorso relativo all’app, assume un’importanza meno determinante quando è associata al brand, che riveste quindi un ruolo marginale.
https://twitter.com/samuele_cafagno/status/753529447932977152
Le review costituiscono un gruppo minore e prevalentemente neutro all’interno del dibattito (9%), al pari degli argomenti relativi agli aspetti tecnici che concentrano la più alta negatività tra tutti i topic rilevati. Tale avversione è concentrata in gran parte sulle problematiche del server che hanno causato diversi problemi ai giocatori.
@NintendoItalia son pure vostro azionista, ma come potete abbandonarmi senza server?? 😭😭😭😭😭😭 doveva essere un weekend di caccia #PokemonGO
— Gino Pilotino (@Mattyvic87) July 16, 2016
Altra tematica ricorrente è quella della diffusione del prodotto e del brand nel panorama globale (8%).
Ieri il sito Nintendo per #PokemonGO ha superato #Youporn per numero di accessi.
Male, andiamo molto male…— Antonio Iatalese (@AntonioIatalese) July 14, 2016
Infine, le tematiche relative a innovazione, caratteristiche del prodotto, accessori e conseguenze derivate dall’inserimento dell’app nel mercato, risultano liminali all’interno del discorso.
Non potevano mancare le classifiche dei personaggi e quindi dei Pokémon più citati dagli utenti nei tweet e nei post di Facebook.
Nel complesso, i temi principali su cui ruota il discorso su Pokémon GO sono tre:
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