Le elezioni amministrative sono alle porte. Sui social network la comunicazione dei sindaci e verso i sindaci diventa elemento rilevante nelle varie campagne elettorali. L’attenzione si accende e l’analisi delle community che si sviluppano intorno ai primi cittadini diventa un fattore rilevante, oltre che strategico.
Con PoliticBuzz abbiamo estratto oltre 220.000 tweet e attraverso un approfondimento netnografico, abbiamo analizzato la presenza su Twitter dei sindaci dei capoluoghi di regione, includendo, per un’analisi più esaustiva, anche Ignazio Marino, l’ex sindaco di Roma.
La Top 6 dei sindaci più popolari su Twitter
Di seguito la classifica dei sindaci più menzionati su Twitter nel periodo che va dal 9 gennaio al 9 maggio 2016.
La palma d’oro del più “social” spetta proprio a Marino. Come abbiamo avuto modo di rilevare in altre occasioni, l’ex sindaco di Roma, nonostante sia ormai lontano dai riflettori istituzionali, continua a mantenersi al centro di una community attivissima, ponendosi come un vero punto di riferimento su Twitter, con numeri da leader nazionale, molto lontani dalla media dei sindaci.
Molto spesso le mention riflettono in modo quasi proporzionale la notorietà del sindaco, in conseguenza di eventi particolarmente significativi. Il grafico riporta l’andamento temporale dei flussi di mention.
Ancora una volta Twitter si pone come un interessante indice di rilevanza mediatica per i protagonisti politici.
Di seguito il focus per ogni sindaco:
- Leoluca Orlando – Il flusso delle menzioni si presenta leggermente in crescita ed è caratterizzato dalla presenza di numerosi picchi, i più importanti dei quali si registrano: il 21 gennaio (386 tweet), in occasione delle dichiarazioni del sindaco sul maxi risarcimento riconosciuto alle vittime di Ustica e alla dichiarazione del sindaco di Palermo e tra il 6 e l’8 aprile (992 tweet in tre giorni), per l’accoglimento del ricorso dei cittadini sul blocco della ZTL.
- Piero Fassino – Il flusso dei tweet in cui è menzionato il sindaco di Torino è più regolare, ad eccezione del picco del 30 aprile (890 tweet), giorno dell’apertura della campagna elettorale per le amministrative.
- Dario Nardella – rileviamo una mole di dati più modesta per l’erede di Renzi, caratterizzata da un andamento altalenante, ad eccezione per due importanti picchi di traffico nei giorni del 15 gennaio (476 tweet), in occasione della costruzione del nuovo stadio e il 31 marzo (675 tweet) giorno in cui il primo cittadino finisce sotto i riflettori per il ricorso al Tar sulle spese della precedente amministrazione Renzi.
- Luigi de Magistris – Le mention del “sindaco di strada” sono limitate nel primo periodo d’analisi e mostrano un notevole incremento dovuto a tre differenti eventi: il 19 marzo (431 tweet) per l’annullamento del concerto di finanziamento “NapoliSona”, l’1 aprile (439 tweet), dove de Magistris e Matteo Renzi hanno uno scambio di accuse direttamente su Twitter e il 6 aprile (670 tweet) in occasione della visita del primo ministro a Napoli e del corteo “anti-Renzi” a Bagnoli.
- Giuliano Pisapia – l’unico importante picco di traffico si registra il 23 gennaio (981 tweet) a seguito delle dichiarazioni del sindaco che si schiera contro la regione Lombardia e si posiziona al fianco degli attivisti LGBT sui diritti delle coppie di fatto e contro gli esponenti del Family Day.
Per Ignazio Marino abbiamo fatto un focus a parte, data la mole di mention ricevute nel periodo in esame. Vediamo quindi come l’andamento del suo flusso di mention sia caratterizzato da un notevole incremento verso la fine di febbraio e per tutto il mese di marzo, periodo in cui inizia a circolare, sempre più insistentemente, la notizia di una sua possibile ricandidatura al comune.
Qual è il livello di influenza nel panorama politico
italiano?
La seconda parte della nostra indagine è relativa alla sfera di influenza sul panorama della politica istituzionale su Twitter, dei sei account più menzionati. Abbiamo circoscritto, quindi, la nostra analisi alle sole interazioni tra i politici, distinguendoli per carica locale o nazionale.
Il numero di conversazioni provenienti da altri account politici è per tutti i protagonisti dell’analisi esiguo rispetto al dato aggregato complessivo, ma se mettiamo in relazione le mention “politiche” con il totale delle mention complessive, un dato significativo è rappresentato dall’ultima posizione di Marino nella classifica di popolarità.
L’ex sindaco di Roma, leader di popolarità assoluta, raggiunge un misero 0,06%. Si evince dunque che la community che lo menziona su Twitter (che non è necessariamente espressione di un’appartenenza politica), vede una presenza di “professionisti” della politica davvero insignificante. Al primo posto troviamo invece Fassino con l’1,2% .
Entrando nel dettaglio della sfera di influenza politica, I sindaci di Napoli e Torino risultano menzionati equamente da esponenti politici locali e rappresentanti nazionali, ma de Magistris, è connotato da un giudizio più critico e negativo, contrariamente a quello che accade per Fassino, che è maggiormente apprezzato.
Il discorso su Nardella proviene, invece, da account “nazionali” (probabilmente anche a causa della pesante eredità del predecessore Renzi) ed è caratterizzato da un’alta percentuale di neutralità.
Peculiare è invece la fotografia delle conversazioni che coinvolgono Leoluca Orlando: il 98% dei tweet “politici” che lo coinvolgono sono di provenienza “nazionale”, ma i temi dibattuti sono tutti ascrivibili al contesto locale, come a voler certificare un interesse extra-regionale sulle questioni palermitane e siciliane, come il caso #Almaviva. I giudizi che lo accompagnano sono piuttosto negativi.
Giuliano Pisapia, invece, mostra un profondo legame nei confronti della politica locale, che ne da un giudizio prevalentemente positivo.
Il dibattito dei politici su Ignazio Marino mette in secondo piano la città di Roma e si concentra principalmente a livello nazionale, con sentiment tendenzialmente negativo.
Quali sono i temi più diffusi nel dibattito dei politici?
Attraverso il tagging manuale di tutte le conversazioni rivolte ai 6 sindaci più popolari su Twitter, abbiamo rilevato i principali topic di discussione dei politici e delle istituzioni che interagiscono con essi.
In generale, i sindaci vengono menzionati in merito a opinioni genericamente riferite alla qualità del loro operato
@pierofassino sempre un Signore! Si distingue per la sua professionalità istituzionale!
— FedericaScanderebech (@FScanderebech) 12 aprile 2016
o per pubblicizzare e promuovere eventi
#festadellasensa: oggi #Venezia e #Firenze unite dal Gemellaggio Adriatico@LuigiBrugnaro @DarioNardella @comunefi pic.twitter.com/mJ2OCjBUYT
— Comune di Venezia (@comunevenezia) 7 maggio 2016
Questo il dettaglio dei temi più discussi, in riferimento a ciascun sindaco:
- Luigi de Magistris: le opinioni rilevate riguardano giudizi sulla qualità della sua amministrazione e giudizi circa gli interventi nei confronti delle periferie (il caso Bagnoli è uno tra i temi più discussi). Presenti anche il tema dei rifiuti e della sicurezza. Rilevante in questa sotto-categoria un sentiment fortemente negativo da parte del mondo politico.
- Piero Fassino: a lui sono indirizzati molti tweet che promuovono eventi nella città di Torino e opinioni circa lo schieramento (politici che si posizionano apertamente con o contro di lui e viceversa), rivendicazioni e diverse opinioni sulla mobilità. Grande peso nelle tematiche risulta avere la ricandidatura alle elezioni amministrative.
- Dario Nardella: anche per lui i tweet sono per lo più legati alla promozione di eventi. Nel racconto complessivo la sua narrazione non viene scissa in alcun modo dall’operato del predecessore Renzi.
- Leoluca Orlando: risulta più legato agli aspetti amministrativi, in particolare ad interventi sul territorio (in gran parte legati alle diatribe sulla ZTL) e alle rivendicazioni, specialmente nel campo dell’occupazione e delle problematiche connesse ai licenziamenti di Almaviva.
- Giuliano Pisapia: anch’esso, al pari di Fassino è legato ad eventi, a dichiarazioni di stima o sfiducia e a commenti sugli interventi fatti durante la sua amministrazione. Interessante notare come risulti il meno avversato (5% di sentiment negativo), forse perché non coinvolto nell’agone politico legato alle imminenti elezioni.
- Ignazio Marino: il dibattito con i rappresentanti delle istituzioni risulta fortemente differente dalle tematiche emerse in precedenza. Gli account politici si concentrano sulla qualità del suo operato e sulla trasparenza, equamente distribuiti tra accuse di scarsa trasparenza e tweet di sostegno come raro esempio di rappresentante onesto delle istituzioni. Gli utenti comuni si concentrano invece sulle tematiche della campagna elettorale in corso.
La nostra panoramica sui sindaci su Twitter ci restituisce un quadro abbastanza variegato, utile a fornire elementi sul posizionamento percepito dei sindaci italiani.
Possiamo dire che i primi cittadini si dividono tra quelli con un racconto più amministrativo – localistico (come Orlando e Nardella) a quelli che sono inseriti in una narrazione più politica e nazionale (su tutti de Magistris). Chiaramente l’imminente tornata elettorale ha condizionato i temi all’interno delle community, influenzando e spesso polarizzando le conversazioni (è il caso di Fassino e Marino). Altro elemento interessante è l’andamento del sentimenti nel cluster relativo alla sfera politico-istituzionale: nelle relazioni tra i vari protagonisti laddove si è in presenza di “outsider”, ossia di personaggi non legati in modo formale ad alcun partito, la negatività delle conversazioni prodotte aumenta esponenzialmente. Insomma, tutte informazioni da cui non si può prescindere per costruire una corretta strategia di presenza sul canale.
Articolo scritto in collaborazione con Valentina Sturiale