31 Marzo 2016
31 Marzo 2016
Le campagne di Social Advertising e in particolare quelle di Facebook Advertising grazie a una grandissima capacità di profilazione e a una reportistica sempre più approfondita e completa sono riuscite ad imporsi all’attenzione delle aziende e ovviamente dei marketer ritagliandosi uno spazio importante tra le attività di Performance Marketing. In linea con il suo modello di business, Facebook con regolarità inserisce nuove tipologie di inserzione, con l’obiettivo di aumentare gli strumenti creativi a supporto della narrazione del brand e del visual storytelling. L’ultimo strumento messo a disposizione da Facebook è il Canvas: “Un’esperienza immersiva su Facebook per i dispositivi mobili che permette alle aziende di raccontare le proprie storie e mettere in mostra i propri prodotti“. Con il Canvas, Facebook alza il livello di competitività spingendo forte sulla creatività e aggiungendo un nuovo elemento per farsi scegliere dai marketer nella pianificazione delle campagne mobile.
Con il Canvas, Facebook inserisce nella reportistica altri due indici di valutazione: il tempo medio passato dalle persone a visualizzare l’unità Canvas e a interagire con essa e la percentuale di contenuti che le persone scorrono. Questi due nuovi elementi di valutazione dimostrano come Facebook, con il Canvas, vuole mettere a disposizione dei marketer uno strumento alternativo alle landing page.
Il Canvas si costruisce facilmente utilizzando la piattaforma native delle App di Facebook e oltre all’immediatezza garantisce tempi di caricamento molto più veloci rispetto a quelli di un sito mobile e di una landing page. Prendendo in considerazione i contenuti che prima del Canvas, su Facebook, avevano una funzione narrativa, è evidente il miglioramento in termini di engagement restituito da un contenuto che in realtà non sostituisce Video o Carousel, ma li accorpa mettendoli insieme amplificandone il racconto visuale.
Abbiamo analizzato i tre diversi formati di advertising per calcolare la performance dell’ultimo strumento nato in casa Facebook (a parità di investimento).
Come si vede dal grafico, sebbene la curva che riguarda i valori di CTR abbia subito un leggero declino, il Canvas di Facebook ha registrato dei risultati ottimali in termini di engagement: gli utenti vengono maggiormente rapiti dal Carousel che ha per natura un impatto visivo importante e si presta a numerose combinazioni creative e al racconto narrativo visuale, ma nel Canvas di Facebook gli utenti riscontrano un contenuto ben curato, completo dal punto di vista informativo tanto da essere maggiormente propensi alla condivisione e al commento. Il percorso evolutivo è chiaro, Canvas di Facebook, oltre ad essere il più recente tentativo di Facebook di rendere i suoi contenuti più ricchi, rappresenta la valida alternativa alla creazione di un sito mobile o di una landing page.
Facebook si dirige verso un’esperienza più soddisfacente e completa per l’utente che sempre di più utilizza i dispositivi mobile: un contenitore più ricco che restituisce anche ai brand uno strumento veloce e facile che può sostituire la creazione di una landing page. Sicuramente l’obiettivo è quello di creare quanti più contenuti immersivi possibile per far vivere un’esperienza coinvolgente legata ad un brand e incentivare la condivisione social.
Uno dei nostri primi utilizzi del Canvas di Facebook è stato per raccontare l’installazione dell’opera il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, uno dei più grandi interpreti italiani dell’arte contemporanea, al Mercato Centrale Firenze.
Il Canvas è stato lo strumento perfetto per dare uno sguardo su quanto presente al Mercato Centrale, ci ha permesso di far vivere agli utenti l’esperienza del luogo e dell’opera di Pistoletto, potendone comunicare tutta la sua carica espressiva e artistica.
La presenza di un elemento quale l’installazione di Pistoletto è stato un punto chiave per realizzare un contenuto come il Canvas di Facebook, uno step evolutivo ulteriore nella pianificazione social: un contenuto ibrido tra un post di Facebook e un mini sito dedicato all’iniziativa.
Con un video in timelapse, l’utente viene immediatamente trasportato in un’altra dimensione, vivendo un’esperienza unica: è come se si trovasse al Mercato Centrale, nel momento preciso in cui sorge il sole. Un’alba vista da una prospettiva esclusiva: dalle vetrate dell’opera di Pistoletto si irradia una luce che si espande in tutto il Mercato Centrale e prende vita un gioco di colori spettacolare.
Basta poi scorrere il Canvas e guardare l’immagine panoramica, ruotare il proprio smartphone per ritrovarsi seduti al Mercato Centrale, osservare luci e colori, lasciarsi immergere in un’atmosfera magica che instilla il desiderio di voler essere fisicamente lì per guardarsi intorno.
I contenuti visivi si alternano a informazioni testuali che raccontano l’opera e il suo significato artistico; il Canvas si conclude poi con un invito a scoprire il Mercato Centrale, attraverso immagini suggestive dell’ambientazione creata dall’installazione.
Abbiamo cercato di offrire un’esperienza completa e di far conoscere alle persone, che per la prima volta si trovano ad interagire con il Mercato Centrale, l’opera di Michelangelo Pistoletto, attraverso un racconto visuale volto a suscitare curiosità e desiderio sentire dal vivo, sulla propria pelle l’atmosfera del Mercato.
Il Canvas dedicato a Pistoletto ha condotto le persone alla scoperta dell’arte contemporanea e della vita del Mercato Centrale Firenze, il coinvolgimento emotivo è stato di gran lunga superiore rispetto al racconto attraverso video o al reportage di immagini.
Per vedere il Canvas creato, cliccate sull’immagine qui sotto (ovviamente da mobile), ma il consiglio è vedere l’opera di Pistoletto “dal vivo” al Mercato Centrale Firenze : )
Articolo scritto in collaborazione con Carmen Pierri (@suryetta)
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